18 maggio 2020

Yoga #6 On-line su YouTube

Ciao a tutti!
Mi rendo conto guardando il mio blog, instagram e pure facebook di quanto io sia assolutamente poco social. Mi direte, se non hai nulla da dire, meglio non dire nulla.. E invece non è proprio così.
In realtà ho un sacco di fotografie, di video, di consigli che vorrei condividere, ma non lo faccio.
Insomma, ciò che viene chiamato nel gergo social "contenuti", devo dire che non mancano. Mi manca però la voglia di condividerli, ma perchè? Forse è perchè lo fanno tutti, cioè tutti condividono, tutto, ma proprio tutto. Poi mi chiedo, ma in questo oceano di contenuti, io che posto posso avere? Ed è giusto che io abbia un posto? Non so rispondere a questa domanda. Quello che so è che le poche cose che condivido sono sincere, dal cuore.
All'inizio di questo momento storico che stiamo vivendo alcuni amici mi hanno chiesto se potevo fare dei video di Yoga così da poter praticare a casa e rimanere in movimento, decisi però di non metterli per tutti su youtube, ma solo per chi mi chiedeva il link.
Ma poi alla fine ho ceduto, i video di Yoga sono on line su youtube per tutti.
Ho esitato tanto a fare questo "passo" per due questioni che mi ritornano al cervello come un gelato troppo freddo: mettendo lo yoga online su una piattaforma avrei "sputtanato" il mio mondo dello Yoga? cioè il mio rispetto verso lo Yoga? e poi sarei in grado di passare oltre il giudizio di chi non aspetta altro che criticare?
Bene, a queste domande non ho risposte ad ora.
Ma posso assicurare a chi legge che per me lo Yoga è uno stile di vita, non è un arrivo, non l'ho cercato perchè non sapevo cosa fare e avevo bisogno di stimoli o di un lavoro, è lui che ha trovato me, che mi ha corteggiata e al quale poi ho ceduto. Mi fa elaborare una quantità infinita di domande allo specchio, ma anche mentre pulisco per terra. Non mi abbandona mai, anche quando ho il momento sclero, perchè heylà, anche se fai Yoga, ci sta avere il momento @#§*
Non credo nei santoni, non credo nei guru che ti dicono cosa devi fare, sorry! Credo nella potenza di una buona pratica e nell'energia di un buon insegnante, autentico e umile.
Non ho paura dei giudizi, ho paura di vedere da chi vengono espressi.
Con tutta me stessa condivido con voi la mia pratica, e ringrazio chi fino a qui mi incoraggia a fare altri video, chi mi manda le foto e mi fa domande sulla pratica, è questo quello che conta per me, da lontano oggi e spero presto vicini vicini in una shala Yoga piena di persone ognuna nel proprio mondo, ognuna con i propri tempi dentro e fuori dal tappetino..
Così è iniziata una nuova avventura, vi lascio il link del canale
Youtube e vi posto il primo video:






Visto il momento particolare dobbiamo cercare con tutti i mezzi di mantenere alto il morale, ma ovviamente ci sono momenti di sconforto. Sono normali, vanno abbracciati e affrontati. Va bene se non va bene, basta che non sia per troppo tempo, giusto?
Per questo video ho pensato ad una pratica per tutto il corpo senza alzarsi dal tappetino o quasi. Movimenti di riscaldamento per attivare braccia e gambe. Per concentrarci sul respiro, sul qui e ora.
Spero ti possa essere utile..
Per chiarimenti o suggerimenti scrivimi qui, oppure su
Instagram : @summerkahlo

NAMASTE






24 marzo 2020

Vegan Kitchen in Quarantena: Lasagne

Non mi soffermo qui a parlare di quello che tutto il mondo sta vivendo, sarà sicuramente argomento di altri post.
In questi giorni, anzi settimane davvero difficili, abbiamo la fortuna di avere un tetto sulla testa e cibo in tavola.
Grata di avere così tanto ho pensato di condividere con voi una ricetta di un piatto che adoro.. Visto che tempo ne abbiamo parecchio, con l'aiuto di Marco abbiamo "girato" un video che fa più simpatico! 
Sperando che non sia l'unico video della serie Vegan Kitchen, vi invito a dargli uno sguardo.
Raccomando di uscire di casa solo per la spesa, io mi preparo una lista scritta così da dover uscire una volta sola alla settimana.
Questa versione delle lasagne è leggera, ma molto gustosa e non serve avere chissà quali ingredienti in casa.. 

Scrivimi che ne pensi e mandami le foto della tua lasagna vegan!
Prego attenzione alla musica di sottofondo!





INGREDIENTI:
2 bottiglie di salsa di pomodoro da 700 ml o 1 litro 
carote, sedano, cipolla quantità a piacere
sale qb 
olio extravergine di oliva qb 

Per la besciamella: 
1 l latte di riso 
80 gr farina 
80 ml olio extravergine di oliva 
sale 
noce moscata 

Lasagne di grano duro

3 febbraio 2020

Dolci #10 Pancakes

Ve la ricordate la mia ricetta dei pancakes del 2016? Lo so che la sapete a memoria, ma vi rinfresco le idee ..
Ecco, ora dimenticatela completamente..

Ogni giorno è ottimo per fare una colazione/pranzo con questi pancakes che vado a proporvi.
Non solo facili, ma Buoni!
Ero un po' scettica all'inizio, il mio problema con quella ricetta dei pancakes è sempre stato il fatto che sono troppo dolci, infatti la prima cosa che mangio al mattino non può contenere molti zuccheri, altrimenti sto male tutto il giorno e poi neppure mi piace.. Ah, e non deve avere neppure lievito!
Perciò ho fatto un mix di ricette, aggiunto e tolto qualcosa, e il risultato è stato sorprendente!


Ingredienti:

200 gr di farina (sto usando la farina00 viviverde coop, appena la finisco inizierò ad usare farina semi-integrale o grano duro, al fine di eliminare la farina 00)
250 ml di latte di riso
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio di semi di girasole
1/2 fialetta di aroma vaniglia
Lievito: 1/2 cucchiaino di bicarbonato e 1/2 cucchiaino di aceto



Procedimento:
In una ciotola setacciare la farina e aggiungere 1/2 cucchiaino di sale.
In un misurino versare 250 ml di latte di riso, 1 cucchiaio di olio di semi di girasole, 1/2 fialetta di aroma vaniglia. In un bicchiere aggiungere bicarbonato e aceto, mescolare bene e versare il tutto nel misurino con latte, olio e vaniglia. Versare il tutto piano piano nella ciotola con la farina e il sale, cercando di non creare grumi.
Lasciare riposare per circa 10 minuti.
Scaldare bene una padella antiaderente, ho usato il wok, l'unica cosa che ho in casa davvero antiaderente così da non dover usare olio o margarina, neppure uno strato sottile.

Rovesciare la quantità desiderata sulla superficie rovente e una volta che tutte le bollicine cambiano colore girare il pancake.
Con queste dosi ne vengono una dozzina, dipende dalle dimensioni.

Noi li abbiamo gustati con crema di nocciole 100% vegetale comprata all'Eurospin e con sciroppo d'acero, ma la prossima volta li proveremo salati, magari con un po' di patè di olive o hummus.

Da piccola ogni tanto per pranzo con la nonna Lidia preparavamo pancakes per tutti, prima salati e poi dolci, la ricetta era della cugina americana Neah! Ho già avvisato la nonna che la prossima volta che vado a trovarla preparerò i pancakes e lei le polpette di melanza (vegan ovviamente) e perchè no da gustare insieme!

11 dicembre 2019

Vegan Power Weekend - The Age of Broccoli - vol1

Hello!
Potrei stare qui a scrivere del perchè e del per come fino ad oggi non abbia scritto nemmeno un post, nemmeno un postino piccino per tutto il 2019 fino ad oggi.. La verità è che 1 non ne avevo voglia e 2 era scaduto il dominio e ogni volta che pensavo di rinnovarlo ero immediatamente presa da altro. Sorrynotsorry come si deve scrivere in questi casi, come fanno le influencer con la C di cicciopasticcio. Ma rieccomi qui, magari solo per oggi, chissà..
Sicuro mi è tornata la voglia di scrivere, anche se non sono il massimo in questo, ma soprattutto è tornata viva e vibrante la voglia di condividere.
E inizierei subito con il botto, vi racconto il weekend appena passato 6/7 dicembre e vi darò alcune ricette salate, il dolce ha bisogno di un post tutto suo con tanto di canto degli angeli di sottofondo, merita, ve lo assicuro.

Lo scorso fine settimana si è tenuto il superfest dei fest D.I.Y., mi riferisco all'ADESCITE FEST, AKA LA SAGRA DELL'AUTOPRODUZIONE.
Devo essere più precisa perchè già qui vedo volti straniti e fronti aggrottate. Per prima cosa l'ambito è la musica punk,  ma non solo. ADESCITE vuol dire MUOVITI, SVEGLIATI, ALZATI in dialetto genovese. D.I.Y. vuol dire Do It Yourself, e cioè fattelo da te. Dietro a questo termine c'è letteralmente un mondo, eh si dall'America all'Italia, fino in Australia e in Asia, queste tre letterine uniscono tutti coloro i quali credono che anche se non ci sono agenzie, case discografiche e milioni e milioni di verdoni che girano, si può mettere insieme un gruppo, fare concerti e arrivare pure a fare due giorni di musica, di artigianato, di cibo, tutto senza l'ausilio di società giganti o multinazionali. Cosa lega tutto questo, cioè come funziona? La risposta è tanto semplice quanto complessa: la passione. Solo ed esclusivamente con l'amore e la passione, e da qui poi nascono una buona organizzazione, vera affidabilità, la voglia di condividere, l'aiutarsi a vicenda e tanto altro.
Come l'anno scorso anche quest'anno Summer Kahlo ha fatto presenza, indovinate con cosa? Facile, un banchetto con cibo vegan. Due scelte salate e una dolce. La mia cucina è piccina e tra lavoro e tutto il resto non sono riuscita a partecipare con il banchetto tutte e due i giorni, ma solo il sabato, ma da spettatrice ero presente anche il venerdì e sono stati due giorni fantastici!
Non vi parlerò dei gruppi, anche perchè non li ho visti tutti tutti, vi lascio il link dove però potete andare a vedere chi c'era e cosa faceva: Clicca Qui --->   ADESCITE FEST

E ora veniamo a noi, per quest'anno ho preparato circa 36 fagottini ribattezzati Cro-Mags e 18 panini Vitamin-X. Tengo a precisare che l'idea di mettere dei nomi di gruppi al cibo è stata mia e del mio collaboratore aka moroso e che la scelta dei gruppi è stata un po' mia e un po' sua. Dico questo perchè qualcuno ha attribuito a lui la scelta dei nomi, come se io non esistessi o peggio ancora come se io non potessi ascoltare certi gruppi e un certo tipo di musica. E' vero, della coppia lui è quello che ne sa di musica, che suona, che ha visto pure i Nirvana, ma meglio ancora i Fugazi, io non suono, ma ascolto e vado a più concerti che posso già da quasi due decenni. Ecco, il momento anarco-femminista è terminato, ora procederei con le ricette! #sorrynotsorry


Fagottini
FAGOTTINI CRO-MAGS


Ingredienti:

230 gr di fagioli borlotti sgocciolati
60 gr di riso roma
1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
salsa di pomodoro
sale
rosmarino
origano
aglio
pepe bianco
olio e.v.o.



Preparazione:

In una pentola fate bollire l'acqua, salatela poco e fate cuocere il riso, ci vorranno circa 15 minuti, nel mnetre preparate i fagioli. In una padella o in un wok (<-- molto meglio) con mezzo bicchiere di acqua, fateli bollire e schiacciatene un po' con la forchetta, aggiungete mezzo bicchiere di salsa di pomodoro. Poi aglio tritato, sale, rosmarino, origano e pepe bianco a piacere. L'olio potete aggiungerlo alla fine.
Banchetto Adescite
Una volta cotto il riso unitelo ai fagioli, lasciateli raffreddare e nel frattempo accendete il forno a 180° e preparate la sfoglia. Una volta srotolata tagliatela in 4 parti uguali con il coltello, prendete una teglia e foderatela con la carta forno. Con una forchetta bucherellate la sfoglia.
Appena il riso e fagioli è tiepido/freddo potete dividerlo in 4 parti direttamente nella padella, così avrete già le porzioni per i fagottini, altrimenti sono circa 2/3 cucchiai di preparato per ogni striscia di sfoglia, riponete al centro il contenuto e unite i 4 angoli verso il centro.
In forno per circa 15/20 minuti a 180°

E' un pasto completo, carboidrati con la sfoglia e proteine con i fagioli, e si può mangiare in piedi della serie #fingerfoodlevate







PANINI VITAMIN-X

Purtroppo non ho preparato io i panini, li ho comprati in un panificio a Sestri Levante, sono senza strutto, farina integrale bio e pieni zeppi di semi di girasole, lino e zucca. sono ottimi e leggeri.


Ingredienti per i panini:

quantità a piacere di:
Peperoni

Melanzane quelle tonde viola chiaro
Aglio
Menta
Banchetto Adescite e Unica foto dei panini
Origano

Zucchine
Carote
Zucca
Patate
Cipolla rossa
Broccoli
Curcuma

200 gr di Ceci
2/3 Pomodori secchi
5/6 Capperi sotto sale o sott'aceto
Olio e.v.o.
Sale

Lavare i peperoni, tagliarli in due, togliere i semi e il picciolo. Far bollire due dita di acqua in una pentola e mettere i peperoni nel cestello per cottura al vapore, lascair cuocere fino a che i peperoni non siano morbidi.
Una volta cotti togliete loro la pellicina e fateli saltare in una padella con olio e aglio intero.

Lavate bene le melanzane e togliete la buccia, fate scaldare la piastra o la padella che userete per farle alla griglia e nel frattempo taglietele a fette di circa 1 centimetro. Per questo tipo di melanzane non va usato il sale prima di metterle sulla piastra, per quelle lunghe si, ne basta un po' sulle fette, ma non molto, mi raccomando! Mentre grigliano versate l'olio extravergine in una ciotola o piatto fondo, l'aglio tritato, una spruzzata di origano e menta, qui riporrete le fette di melanzane cotte.

La salsa di ceci è presto fatta, in un mixer versate i ceci scolati, un dito di acqua, un filo d'olio, capperi sciacquati e pomodori secchi lavati non troppo bene (così rimangono un po' salati) e frullare tutto.

Alcuni panini erano farciti con salsina di ceci, peperoni e melanzane alla griglia, altri con la ratatouille
e la crema di ceci.

Per la ratatouille:
Tagliate zucchine, patate, carote a cubetti aggiungete i broccoli e una cipolla tagliata a strisce, versate tutto in una ciotola grande, condite le verdure con olio, sale, origano, pepe bianco, rosmarino e quello che più preferite, anche la curcuma è perfetta!
Un altro modo per servire i fagottini, con la ratatouille
In una teglia grande mettete la carta forno e sopra tutte le verdure condite e in forno a 180° fino a quando sono cotte le patate, se vi vengono due teglie potete alternarle sopra e sotto nel forno così possono cuocersi in modo uniforme.

I panini e i fagottini sono stati un successone, sono piaciuti e io sono super contenta, grazie al mio forno che ha resistito due giorni di cotture e grazie mille ancora all' ADESCITE CREW..

Alla prossima con la ricetta della Torta al cioccolato Bad Brains.. se fate i bravi...












26 gennaio 2018

Clean Up Your Spot #3 Maledetta Plastica


 
Surfspot Baleal, Portogallo. Novembre 2017
Non siamo cittadini italiani, ma siamo cittadini del mondo, nel mondo. Questa è la nostra casa. Fatevene una ragione voi che pensate che non buttare la sigaretta a terra o fare la raccolta differenziata siano gesti inutili.

Tempo fa ho ritrovato un sacchetto di stoffa che avevo completamente dimenticato di avere, lo apro e all'interno trovo una manciata di sassolini colorati, quelli in vetro, sicuramente raccolti da piccola sulla spiaggia. Lo rovescio sulla mano, osservo bene e tra questi sassolini ce ne sono almeno 4 o 5 di dimensioni e materiale diverso: plastica. Me ne accorgo perché sono spigolosi, sbiaditi e bruttini rispetto a quelli in vetro. Sicuro ero su qualche spiaggia della Liguria di ponente, o in Francia, tra sabbia e pietre, ma sempre belle e abbastanza ampie, ma mai immense come quelle del Portogallo, ad esempio, meta del nostro ultimo viaggio surf.
  
Surfspot Baleal, Portogallo. Novembre 2017
Lì si che le spiagge sono infinite. Questa volta abbiamo soggiornato nella zona di Baleal e Peniche. Tempo pazzo, onde spesso perfette, ma ghiacciate. Ciò che mi ha veramente gelato il cuore però, non è stata solo l'aria fredda, ma la consistente presenza di plastica su ogni spiaggia visitata. Dico consistente perché ovunque e in grande quantità è presente la malefica Microplastica.

Ma andiamo con ordine.

Le seguenti informazioni sono estrapolate da un documentario che vi invito a vedere: 'A Plastic Ocean' disponibile su Netflix e da una serie di articoli di giornale.

Ci sono 5 trilioni di pezzi di plastica che galleggiano nei nostri oceani in tutto il mondo. Questi pezzetti di plastica vengono da pezzi più grandi. Il tempo, i raggi ultravioletti del sole, le onde e il sale, li rompono in pezzi più piccoli, in microplastica. In alcune aree del pianeta è presente più plastica che plancton, in un rapporto di uno a due e questa plastica viene ingerita dalla fauna marina e non solo.
La plastica assorbe le sostanze chimiche che ci sono negli oceani, i pesci ingeriscono questa plastica e le sostanze chimiche vengono assorbite dal corpo del pesce, dal suo grasso e dai suoi muscoli. In una balena sono stati trovati 6 metri quadrati di teli di plastica che le hanno provocato una morta sofferente. Non potendosi più cibare di nulla, il suo apparato digerente era completamente ostruito.

In un piccolo di Berta di soli 90 giorni sono stati trovati 276 pezzi di plastica. Dal documentario 'A Plastic Ocean'

Rifiuti di plastica all'interno di un esemplare di Berta. Dal documentario 'A Plastic Ocean'

La cosa che mi sciocca, è che ogni tipo di oggetto di plastica realizzato dagli anni Venti e Trenta a oggi, è ancora presenta sulla terra. Dove? Con ogni probabilità nei nostri oceani e mari, in particolare sui fondali. Il nostro Mare Mediterraneo è uno dei bacini idrici più inquinati del pianeta. 

Penso all'articolo uscito su Rolling Stone pochi giorni fa, scritto da un ragazzo italiano che vive a Bali da 17 anni e che mostra un'isola che proprio non mi ero immaginata. Una spiaggia colma di plastica. Spinti dalla pubblicità oggi gli indonesiani usano sempre più plastica, consumano cibi pre confezionati avvolti in plastica che diventa, ovviamente, usa e getta.
Persino le microperle usate negli scrub facciali, dentifrici e cosmesi sono una significativa fonte di microplastica. Se volete uno scrub ad impatto quasi zero andate a vedere il mio scrub al caffè.
 
Si possono notare pezzi di plastica molto piccola e dal vivo plastica grande quanto un chicco di sabbia


Ma cosa ci attira tanto della plastica? E' comoda, è durevole, trasparente, colorata e flessibile, la possiamo usare ovunque o quasi. Ma tutte queste "qualità" sono altamente tossiche per il nostro corpo e pianeta. Tutti sono consapevoli degli effetti che un giochino di plastica può avere su un bimbo che a pochi mesi di età comincia a rosicchiarlo?
La tossicità della plastica comporta effetti sulla nostra salute, ad esempio è una causa del maledetto male dei nostri tempi, il cancro, nello specifico a effetti sugli ormoni. Questo effetto viene definito 'proprietà di interferenza endocrina', un malfunzionamento del sistema ormonale del nostro corpo.
La maggior parte della plastica rilascia sostanze chimiche che hanno attività estrogenica EA, questa attività appare quando una sostanza di tipo BPA o ftalato filtra dalla plastica e penetra nel corpo, dove imita l'ormone estrogeno, bloccando l'azione o la produzione di ormoni e interferendo con le normali funzioni del corpo: la crescita, il metabolismo, la riproduzione o lo sviluppo precoce. Il 92.6% degli americani dai 6 anni in su hanno dei livelli percettibili di BPA nei loro corpi. Non esistono regolamentazioni, quindi noi consumatori siamo esposti al BISFENOLO A o BPA.
Ma quando avremo veramente paura? 

Si possono notare pezzi di plastica molto piccola e dal vivo plastica grande quanto un chicco di sabbia

Maria Cristina Fossi, docente del Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell'Ambiente presso l'Università degli Studi di Siena, studia l'effetto delle microplastiche sulla fauna marina. Cliccate qui per dare uno sguardo ai suoi studi. La dottoressa Fossi è riuscita a capire come aiutare diverse tartarughe, che a largo dell'Asinara faticavano a galleggiare e ad andare a fondo, piene di gas prodotto dalla plastica ingerita. Un medicinale e un antibiotico sono diventati miracolosi per questi splendidi animali. Del resto non è una leggenda che le tartarughe scambino i sacchetti di plastica per meduse. 
Si può fare qualcosa per contrastare gli effetti negativi della plastica?
Sono convinta di si, partendo dal quotidiano. Ad esempio acquistando frutta e verdura sfusa e non confezionata, scegliendo i sacchetti di carta a quelli di plastica, e se vi capitano contenitori di plastica, perché diciamo, anche se non li vogliamo, spesso ce li ritroviamo tra le mani, riusiamoli, a qualcosa servono sempre. Scegliamo prodotti per il nostro corpo che abbiano il famoso INCI meno dannoso e più sostenibile possibile. Lo stesso per la pulizia della casa, bicarbonato, acido citrico, percarbonato e qualche olio essenziale giusto, basteranno per non avere più bisogno di tutti quei flaconi che fanno anche male ai nostri polmoni.
Ma c'è molto altro.  
Boyan Slat è un giovane olandese fondatore e CEO di The Ocean Cleanup. A diciotto anni ha ideato un sistema, The Ocean CleanUp Array, capace di catturare milioni di tonnellate di rifiuti sfruttando le correnti oceaniche. Il dispositivo è formato da una piattaforma a cui sono collegate due lunghe braccia galleggianti a pelo d'acqua che non si muovono dalla loro posizione e che funzionano come una sorta di grande imbuto, in grado di scendere fino a circa 600 metri. Questo sistema è in grado di intercettare e trattenere i rifiuti galleggianti, anche di piccole dimensioni. Una volta fatta arrivare alla piattaforma di raccolta, la plastica viene filtrata, separata dal plancton e conservata per il riciclo.


Surf Spot, Liguria Levante, Italia
Surf Spot, Liguria Levante, Italia
In acqua, ma anche fuori dall'acqua la plastica fa letteralmente disastri, come nelle fantastiche Filippine, altro paradiso che vorrei visitare, ma che soffre tanto. Non solo soffre per ragioni economiche e politiche, ma anche ambientali. Grazie Nestlè! Secondo Greenpeace proprio il 17% dei resti di sacchetti e bottiglie rinvenuti è da far risalire alla multinazionale.
Ma è in questa terra, bella e inquinata (sotto diversi aspetti) che sono attivi progetti di Biobonifica e Fitobonifica. La prima si basa sull'uso di organismi naturali per trasformare sostanze nocive in sostanze meno tossiche o non tossiche; la seconda è volta all'uso di piante verdi per disintossicare il suolo e l'acqua contaminata dai metalli pesanti e dai minerali in eccesso.
Se in tutte le aree del pianeta danneggiate dall'inquinamento si intervenisse con la tecnologia verde, avremmo non solo un netto miglioramento, ma si diffonderebbe anche una coscienza ambientale.
Tutto il mondo è inquinato e non c'è differenza tra paesi ricchi e poveri, nord e sud del pianeta. Non è più tempo di pensare che un paese considerato povero, lo sia anche dal punto di vista dell'attenzione all'ambiente. Ad esempio quando si pensa al Ruanda, viene in mente la guerra civile, non considerando che oggi è uno dei pochi paesi che ha bandito le buste di plastica. Il mondo si deve evolvere in meglio e quello che succede a est avrà e ha conseguenze anche a ovest, non perché lo vogliamo noi, ma perché da sempre è così. 
Ho viaggiato abbastanza e ho conosciuto culture diverse tra loro e l'unica cosa che riesco a pensare è quanto sia bello il nostro pianeta, quanto sia immenso e piccolo allo stesso tempo e quanto siamo fortunati a poterlo vivere. Presi dai diktat imposti da non si sa chi, che ci dicono come vivere, che ci tartassano continuamente facendoci credere che non saremo mai abbastanza, abbiamo perso il senso di questa vita, almeno per me.
Ma possiamo rimediare.



Surf spot Baleal, Portogallo. Novembre 2017
Anche chi ha deciso di evadere almeno ogni tanto, e ha scelto il surf per farlo, deve sapere alcune cose. Fare surf è una delle cose più belle che mi siano mai capitate. La prima cosa che ho notato è quanto il surfista si senta un tutt'uno con l'acqua e la spiaggia, in una sorta di equilibrio. Peccato che questo Amore venga rovinato in un secondo. Ad esempio dal surfista che con il suo furgoncino, che non si sa per quale motivo deve parcheggiare quasi in riva al mare, uscito dall'acqua si fuma una bella sigaretta e la getta per terra, dove? Eh sì proprio sulla spiaggia. O  da quello che, giustamente stanco e affamato dopo una bella surfata, si mangia qualcosina lasciando i rifiuti del cibo ovunque, ma dove? Sempre sulla spiaggia. Non sto parlando di usare tavole costruite dalla plastica riciclata, non so se esistano o se sia una cosa fattibile, anche se, certo, potete usare una paraffina ecologica, come la GreenFix. Sto parlando di gesti semplici che dovrebbero essere normali. Le spiagge più sporche che ho visto sono proprio quelle frequentate dai surfisti. Come la meravigliosa North Shore di Fuerteventura, che però respira sempre di più grazie al lavoro dei ragazzi di Limpiaventura.

Non posso non menzionare l'azienda Cynar Plc. Questa ditta produce carburante dai rifiuti: una macchina trasforma la plastica a fine vita in DIESEL, magia? No, realtà! Attraverso un processo detto 'pirolisi'. Così la plastica da riciclare, anche i sacchetti, è stata inviata in Irlanda e per mezzo di questo processo che è basato sul riscaldamento in assenza di ossigeno, il quale provoca la scissione dei legami molecolari, la trasforma in carburante.
Si stima che entro il 2050 gli oceani ospiteranno più plastica che pesci. Tutti gli ecosistemi del mondo sono basati sulla salute degli Oceani. Se soffrono loro, soffre l'intero pianeta..


Le fotografie che rappresentano il Portogallo sono di Summer Kahlo, quelle in bianco e nero sono state scattate da Janna Colella.
  

13 dicembre 2017

Veganlife #6 HomeMade Scrub

Già da qualche anno la mia pelle sembra essere sempre più delicata. Per diversi anni, con maggiore o minore intensità, la mia pelle dopo la doccia diventava rosso fuoco, bianchissima attorno alla bocca e un prurito si diffondeva su braccia e gambe.. Poi si sono aggiunti anche i capelli, pur cambiando prodotti, il risultato era sempre lo stesso, prurito sul cuoio capelluto e al tatto sembravano sporchi. Che cosa fastidiosa. Ma se all'inizio era divertente provare diversi prodotti, sul lungo termine, anche questo mi dava noia.  Per diverso tempo è stato frustrante non trovare in una o più marche i prodotti giusti. Partendo dalle marche più commerciali e non bio, a quelle super bio e super costose, a quelle bio e vegan. Arrivare a spendere 15€ per un balsamo che ti crea un prurito che neppure mille mila formiche rosse e come risultato capelli lerci, non è per nulla piacevole.

Oggi devo dire che ho trovato i miei prodotti ideali, sono naturali, non contengono sostante di origine animale e non sono testati sugli animali. Non voglio fare pubblicità a questi prodotti perchè non mi interessa, il punto del racconto su quanto la mia pelle sia delicata è questo: ma lo scrub?
Ecco perchè dopo tutta questa premessa la domanda sorge spontanea, ma tu, Summer Kahlo, lo fai lo Scrub?!? Ebbene si. Ma dato che lo scrub serve per levigare la pelle al fine di eliminare le cellule morte, e dare un aiuto alla cellulite a diminuire, anche la ricerca del prodotto giusto è stata travagliata. Scrub ai sali del mar morto, esfolianti allo zucchero, saponi scrub, olio solido scrub nutriente ed esfoliante. Per poi scoprire che il prodotto perfetto era semplicemente sotto i miei occhi ogni mattina. 

Marco è un discreto bevitore di caffè (io non lo bevo!), così ho chiesto di rovesciare i fondi della moka in una tazza. Lui usa una caffettiera per due persone, la quantità da usare la potete scegliere voi in base al vostro gusto, a mio avviso tre fondi di caffè sono molto abbondanti, ma per tutto il corpo vanno benissimo.

Su diversi siti viene aggiunto al caffè anche lo zucchero di canna, la cannella o l'olio per massaggi, ok, grazie, ma non mi piace avere la pelle oleosa (mi da un po' fastidio sempre a livello di pruriti).
Ecco come lo uso: nella mia tazza aggiungo al caffè qualche goccia del bagnoschiuma che uso e se necessario qualche goccia d'acqua, non deve essere assolutamente liquido, ma molto cremoso. Non lo uso mai a pelle asciutta, mi lavo i capelli, metto il balsamo e mentre agisce mi insapono, spengo l'acqua e via con lo scrub al caffè. Massaggiate gambe, braccia, schiena e la zona cosce e glutei in maniera circolare, dal basso verso l'alto. Mi piace molto non solo la sensazione che lascia su tutto il corpo, ma anche sulle mani che fanno automaticamente uno scrub.
Come ho detto uso il fondo che viene da una caffettiera, non da una macchina del caffè, questo perchè la grana del caffè per la moka è leggermente più spessa della macchina, e a mio avviso agisce meglio sulla pelle.
Per togliere il caffè sciacquo abbondantemente con acqua tiepida d'inverno e fredda d'estate e continuo con il resto della doccia. 
Ho chiesto all'idraulico se il fondo del caffè potesse causare danni alle tubature, per fortuna ha risposto che non crea alcun problema.. Speriamo! 



Senza spreco di denaro, ma soprattutto usando un prodotto che andrebbe diretto nella spazzatura. Non accumulate troppi fondi perchè dopo un po' di giorni tendono a fare la muffa e nel caso, buttateli via, mi raccomando! 
Da ripetere due o tre volte a settimana, la pelle risulterà compatta, morbida, pulita, levigata, e avendo rimosso le cellule morte, pronta al meglio per una crema idratante e anticellulite e persino per un'ottima abbronzatura. 






-----> ENGLISH <-----

For several years my skin seems to be more and more delicate.
After finding the right products to better wash body and hair without redness and itching, I went in search of a good scrub. A scrub that would help me not only to make the skin smoother and softer, but also to prepare it to better receive moisturizing and anti-cellulite products. After trying Scrub with Dead Sea salts, sugar exfoliants, scrub soaps, nourishing and exfoliating scrub oil. The perfect product was simply under my eyes every morning.

My boyfriend drinks coffee (not me), so I asked to put the coffee grounds in a cup. He uses a coffee maker for two people, in Italy we also call it mocha. It is important for this scrub to use the coffee of the mocha, not those of the coffee machine because the grains of this are smaller and do not go well.

I add in my cup a few drops of the shower gel I usually use and if necessary a few drops of water, it must not be absolutely liquid, but very creamy. I never use it on dry skin, I wash my hair, I put the conditioner on and while it is working, I soap myself, I turn off the water and go with the coffee scrub. Massage legs, arms, back and thighs and buttocks area, from bottom to top.
So even the hands make a scrub!
Afer a couple of minutes, I rinse thoroughly with tepid water in winter and cold in summer and continued with the rest of the shower.

You can have a super Scrub without wasting money, but above all using a product that should be directed in the trash. Do not accumulate too much funds because after a few days they make mold and in case, throw them away!

The skin will be compact, soft, clean, smooth, and having removed the dead cells, ready for the best for a moisturizing and anti-cellulite cream and even for a good tan!