Non sono solo ricette, Yoga, Mare e Surf. Vorrei esserlo, cioè vorrei che la mia vita girasse attorno a queste belle cose e basta. Ma non è così. Non sarei io se non spendessi alcune parole vista la situazione politica di oggi. Summer Kahlo è la mia isola felice, ma so che devo prendere il cannocchiale e guardare bene cosa c'è oltre. Perchè la storia mi ha insegnato e mi insegna che nulla è separato, non si può parlare solo di politica o di economia ad esempio, di ovest senza pensare all'est, di nord senza il sud. La storia mi affascina da sempre, ma allo stesso tempo da sempre mi rende arrabbiata e triste. Ogni giorno, in ogni parte del mondo accade qualcosa che, anche se in modo un pò diverso, è già accaduta in passato. Ecco, l'errore si ripete, lo sbaglio è già scritto nel momento stesso in cui viene eseguito.. I fatti di Parigi mi hanno sconvolto, perchè Parigi è vicina, vicina a me sia a livello personale, che geograficamente, ma non solo. Parigi è la svolta e da qui proviene la mia paura.
Ero piccola quando mi spiegarono la tratta degli schiavi dall'Africa all'America, o quando i film mi mostravano l'atrocità della seconda guerra mondiale. Quella frase letta a dieci anni mi ha cambiata: ".. siate capaci di sentire nel più profondo di voi stessi ogni ingiustizia commessa contro chiunque in qualsiasi parte del mondo.."(E. Guevara). Le vittime di Parigi sono uguali, per me, alle vittime Palestinesi, Siriane, Libanesi, Irachene, Russe e a tutte le morti causate dal sistema corrotto e ipocrita nel quale ci vogliono far vivere. Apriamo gli occhi, ragioniamo con la nostra testa certo, ma prima ancora di ragionare, studiate, informatevi. Credo non sia necessario avere un'opinione sempre e comunque, apprezzo molto più chi sa ascoltare e osservare in silenzio, che chi racconta le proprie verità senza argomentarle.
Voglio solo chiarire il mio pensiero a riguardo, ho sempre preso una posizione nella vita, a volte a scapito della mia integrità, ma certa di averlo sempre fatto con consapevolezza.
La ricetta di oggi l'ho scelta d'istinto, senza pensarci, ma mi sono accorta che ha un senso. Si tratta di una torta bianca e nera, ma non voglio soffermarmi sui colori e che in un colore ci possiamo identificare noi, nell'altro loro e poi scatta la canzone "Ebony & Ivory live together in perfect armony".. Mi soffermo sull'impasto. E' uno solo e poi si divide in due. E' forse un pò retorico e da oratorio, me ne rendo conto, ma è così banale che non ce ne rendiamo conto. Siamo tutti uno stesso impasto, siamo tutti uguali, soffriamo tutti allo stesso modo. Come possiamo odiarci così tanto se la differenza è solo esteriore? La risposta è semplice, ci sarà sempre qualcuno che la torta la vuole tutta per sè.
Ingredienti:
Farina 300 gr
Frumina 75gr
Latte di Soia 300 ml
Olio di Semi di Girasole 100 ml
Lievito 1 Bustina
Zucchero di canna 250 ml
Cacao Amaro 2 cucchiai
Aroma alla Vaniglia 1 bustina
Preparazione:
Mescolare tutti gli ingredienti TRANNE gli ultimi due, cioè il CACAO AMARO e l’AROMA alla VANIGLIA. Dividere il composto in due parti più o meno uguali, in una ciotola aggiungere il cacao amaro e nell’altra l’aroma alla vaniglia e mescolare.
Scaldare il forno a 180°/200°.
Prendere la teglia a forma di ciambella ungerla con un pò di olio o margarina, spolverare con la farina e togliere l’eccesso. Rovesciare l’impasto nella teglia di una e dell’altra ciotola, alternando.
In forno per almeno 30 minuti.
Io lo preferisco semplice o con un poco di marmellata sopra, Marco lo immerge nel caffè latte, latte di soia o riso.. Ma perchè no, con una cucchiaiata di panna montata vegan sopra.. super!
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