29 ottobre 2015

Oriental Food #1 Maki e Uramaki con Avocado

Ciao a tutti! 
Avete presente quando vi alzate al mattino e desiderate mangiare qualcosa di ben preciso, ma che sarebbe troppo lungo da preparare in casa e comunque sapete di non avere tutti gli ingredienti?! Terribile..Vi devo confessare che vado matta per il cibo orientale, ovviamente Vegan! Ho avuto un cedimento proprio mentre ero in Tibet, dieci anni fa.. Si perchè dopo aver mangiato l'equivalente dei ravioli di verdura che troviamo nei ristoranti cinesi in Italia, sono stata male, veramente male.. Il resto del viaggio è stato faticoso, ero debole e stanca. Dopo essere tornati a Kathmandu siamo partiti alla volta del parco nazionale di Chitwan, dove abbiamo alloggiato in un residence in stile coloniale. Colazione e pranzo fantastici, ricchi di colori, e di delizie veg cucinate in tutti i modi, tutto davvero invitante.. Dopo un paio di giorni già stavo meglio.. Ma sto divagando..
Trovare in Italia la vera cucina orientale è difficile, almeno dove vivo ora.. In poco tempo, vicino allo storico ristorante cinese del posto, sono sorti due ristoranti giapponesi dal nulla e la vera domanda è: ma la qualità?! Il primo lo abbiamo testato io e il mio ragazzo a fine estate per pranzo.. veramente scadente, siamo stati male tutto il giorno, qualità pessima, orrendo. Il secondo ancora non lo abbiamo provato..
Così, per non rinunciare al cibo orientale, e per mantenere una buona qualità dei prodotti, molto spesso compro e cucino io.
E' possibile trovare negozi etnici in quasi tutte le città medio-grandi e molto spesso negozi più piccoli anche nei paesi di provincia. Dove abito ci sono diversi alimentari dove si possono trovare prodotti sudamericani e marocchini, ottimi per comprare l’avocado ad esempio, che non manca mai in casa nostra. 
Per il resto compro a Genova. Il negozio si chiama Asia Africa Market e si trova di tutto, dal Brasile al Giappone, un viaggio nei sapori in un negozio un pò buio e con commessi cinesi che, tranne il signore alla cassa, non parlano italiano. Di solito compro confezioni di preparato alimentare Udon, sono spaghetti piuttosto spessi di farina di grano tenero, somiglianti ai nostri bucatini, ma senza buco. Riso per sushi, confezioni da 10 fogli di alghe nori per sushi, bottiglie di salsa di soia, wasabi, radici di zenzero, lenticchie rosse, tra Cina, Giappone e India.. 
Quello che vi propongo qui di seguito è un piatto tipico Giapponesi, ma ovviamente, Vegan: Maki e UraMaki con Avocado.. 
Potrebbe sembrare difficile prepararli, ma non lo è affatto.. Scrivetemi e postate le foto dei vostri personali rotolini!!!

Nel prossimo post vi mostrerò come preparare una ciotola di Yaki Udon con verdure..

Ingredienti per Uramaki (un rotolo):
1 bicchiere di riso per sushi
1 bicchiere di acqua     
1 alga nori
1 avocado maturo


Utensili utili:
makisu: stuoietta di legni di bambù legati assieme da un filo di cotone, un pezzo di pellicola tagliato quanto il vostro makisu. 

Preparazione:

Importantissimo è sciacquare bene il riso, con un colino potete risciacquarlo sotto il rubinetto con acqua fredda per almeno 5 volte. Vedrete che l’acqua che scorre via sarà bianca all’inizio fino a diventare trasparente. E’ necessario fare questo per togliere i residui di amido. Dopo l’ultimo risciacquo mettete il riso in una scodella con acqua fredda e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti.
Non avendo pentole elettriche o attrezzi vari nati per la cottura del riso, uso la mia pentola dal diametro di 16 cm e alta 8,5 cm. Sciacquo per l’ultima volta il riso e lo rovescio nel pentolino con un bicchiere di acqua, usate lo stesso misurino per entrambe gli ingredienti (1 bicchiere di riso= 1 bicchiere di acqua).
Controllate che l’acqua raggiunga l’ebollizione senza alzare il coperchio, perciò se ne avete uno di vetro è meglio. Il vostro riso vi sembra attaccato al fondo della pentola? E’ normale, così deve essere affinchè il resto del riso non attaccato sia perfetto per essere usato. Dall’ebollizione aspettate 7-8 minuti e poi abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere il riso per circa 15 minuti.
Ora il riso sarà bollente, io lo metto su un piatto e lo copro con uno strofinaccio umido, così si raffredda, ma lentamente, altri invece lo stendono e lo coprono con uno strofinaccio umido.

Preparo il makisu e sopra ci metto un foglio di pellicola  e sopra la pellicola stendo il riso quasi quanto la superficie dell’alga. Ora, più sagace è stendere sul makisu l’alga nori, stenderci sopra il riso, lasciando liberi 1 o 2 cm sopra e sotto, applicare sopra il riso la pellicola e girare il tutto e posizionarlo rovesciato sul makisu. Deve essere spesso pochi millimetri.. Tagliate l’avocado a filetti. Nella parte bassa dell’alga, verso i voi, contate circa 2 cm verso l’interno e qui stendete per orizzontale l’avocado. Alzate la parte di stuoia verso di voi e chiudete formando un cilindro, appunto UraMaki e cioè un rotolo interno-esterno, con l’alga nori all’interno e il riso esterno. Aiutatevi con la pellicola, è più difficile spiegarlo che farlo e mi dispiace non aver fotografato questa parte, ma lo farà la prossima volta che li preparo.. 








Ora tagliateli a fettine cilindriche. Negli ingredienti ho aggiunto i semi di lino o sesamo, ma durante la preparazione me li sono dimenticata, andrebbero all’esterno del riso..
Per fare gli Avocado Maki è la stessa cosa, ma l’alga è all’esterno e quindi l’avocado andrà sul riso. 

 



Ad un pò di riso che mi è avazato ho dato la forma di polpettine e sopra ho messo un pezzo di carota tagliata sottile..



Dopo averli tagliati vanno degustati immergendoli nella salsa di soia mischiata al wasabi.


Ho proposto maki e uramaki con avocado come aperitivo/antipasto per la cena della vigilia dello scorso Natale, un successone!

Apprezzati anche dalla Nonna Lidia!!

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